Redatto dall’ OTV Osservatorio Tutela Delle Vittime a cura del Presidente, Cavaliere Dr.ssa Anna Luana Tallarita PhD, è stato pubblicato il Report sulla Vittimologia e la Violenza di Genere..
L’Osservatorio Tutela Delle Vittime nasce con l’obiettivo di raccogliere informazioni, analizzare le situazioni, fotografare, denunciare e stare vicino alle vittime. Promuovere un’attività di analisi ed elaborazione dei dati statistici e giudiziari, che riguardano l’argomento della tutela delle vittime. E si pone l’obiettivo di proporre con tutti i mezzi necessari, soluzioni presso gli enti di competenza e incentivare la formazione alla prevenzione. L’Osservatorio offre uno spazio di pensiero, virtuale ma anche fisico, per l’aggiornamento sulle norme, la giurisprudenza, le notizie i commenti dei vari esperti, tutti utili e virati al contrasto alla violenza, in particolare alla violenza di genere.
Il Report, esce con il contributo del Comitato dell’OTV, in particolare della Dr.ssa G. Mazzeo. E vuole essere un momento di presentazione chiara del quadro normativo presente a livello nazionale e internazionale. Ma anche di riflessione e critica su benefici e limiti delle leggi. Nonché vuole raccontare la società e la cultura che sottende alla problematica della violenza sulle donne.
Presenta un’ attività di analisi e ricerca del OVT che narra la situazione reale e legislativa, in sua risposta, della violenza di genere, nell’accezione della violenza contro le donne e della vittimologia. Inclusa la vittimizzazione secondaria. Spiegandone i concetti, presentando gli studi iniziali sulla disciplina, il mutamento sociale, l’evoluzione delle leggi, che sono state emanate nel corso degli anni, anche in Italia.
Si legge nella prefazione:
” L’espressione violenza di genere viene utilizzata, per indicare la violenza di un genere nei confronti di un altro genere, tuttavia negli ultimi anni ha assunto, sulla base del reiterato verificarsi di eventi criminosi a danno delle donne, una specifica connotazione per indicare la violenza maschile rivolta al genere femminile. Aiuta quanto si parla in particolare di questi eventi criminosi, avere dei punti fermi nella terminologia, per dare forma alla realtà circostante e ai fatti e accadimenti che ci interessano, in particolare se violenti. La realtà, si costruisce anche attraverso le parole. Che definiscono come esistente, qualcosa. Un concetto, un’idea, un oggetto, un evento reale e visibile, a cui è necessario poter dare un nome, per capire che esista. Che sia appunto reale e tangibile. E la violenza sulle donne è reale. (..)”
Quella della violenza di genere nell’accezione della violenza contro le donne, è una problematica legata al contesto societario. Scrive infatti la Cavaliere Dr.ssa Al. Tallarita :
“(..)le donne non dovrebbero essere categorizzabili, per non essere oggetto di crimini. Ci vuole prevenzione formazione e intervento, per il cambiamento culturale. Che aiuti una società in cui spesso ancora la donna, non è percepita come individuo, ma come oggetto di appartenenza, che passerebbe dal dominio della casa del padre-uomo, a quella del marito-uomo, mentalità degradante e dominante, ancora troppo e dovunque nel mondo. Che si mantiene viva nei decenni, anche nella nostra società, data l’utilità sociale del modello culturale che reitera quello della donna, che si occupa della cura della casa, della famiglia, del marito, dei bambini e degli anziani. Imperante nella nostra società. Nonostante tutto sembri superato e la donna lavori, abbia libertà e già questo non dovrebbe essere sottilineato, viene criticata per una libertà percepita come libertinaggio, mentre viene, dominata, umiliata, violata e soppressa. Ed anche quando il suo corpo viene utilizzato per le pubblicità o per il mercato del sesso, comunque è la donna usata come un oggetto per fini e scopi altri. Alimentando ulteriormente questo tipo di mentalità.(..)”
Quello che l’ OTV compie è un importante azione di osservazione, analisi, studio e condivisione, che facilita la comprensione della realtà, della società. Sottolineando conquiste e limiti di un cammino, sulla difesa dei diritti umani, che è ben lontano dal completare il suo percorso, per la tutela di ogni individuo. E in particolare, di chi è vittima di crimini e nel caso specifico delle donne, che sono fatte oggetto di violenza.